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ALPHONSE MUCHA
Dal 15 aprile all’11 settembre 2016 - Roma, Complesso del Vittoriano


 

Aphonse Mucha in mostra a Roma al Complesso del Vittoriano dal 15 aprile all’11 settembre 2016.

La mostra si compone di oltre 200 opere tra dipinti (come Self-portrait del 1899 e France Embraces Bohemia del 1918), manifesti (Poster for Gismonda del 1894 e Sarah Bernhardt as La Princesse Lointaine del 1896), disegni (tra cui gli studi per By force towards freedom, with love towards unity! del 1910-1911 e per The Age of Wisdom del 1936-1938) e gioielli (quelli dellEsposizione universale del 1900 come Ornamental chain with pendants e Peacock ring entrambi del 1900) e ed è divisa in sei sezioni: Un boemo a Parigi; L' artefice dello Stile Mucha; Un cosmopolita; Il mistico; Il patriota e Lartista-filosofo.

Alfons Maria Mucha nasce a Ivančice, in Moravia il 24 luglio 1860 (una regione dell'odierna Repubblica Ceca, allora facente parte dell'Impero austro-ungarico). Il suo talento come corista gli permette di mantenersi agli studi fino al liceo, che frequenta a Brno (allora capitale della Moravia), anche se il primo interesse a manifestarsi fin dall'infanzia è quello per il disegno. In Moravia lavora come pittore decorativo principalmente per scenografie teatrali; nel 1879 si trasferisce a Vienna, dove lavora per un'importante compagnia come scenografo, accrescendo le sue conoscenze tecniche e artistiche.

Quando un incendio distrugge le sue possibilità di lavoro, nel 1881, ritorna in Moravia, dove svolge in proprio l'attività di decoratore e di ritrattista. È allora che il conte Karl Khuen Belasi di Mikulov si interessa al suo lavoro e lo assume per decorare con degli affreschi i suoi castelli di Emmahof (in Moravia) e di Gandegg ad Appiano nel Tirolo).

Il conte è talmente impressionato dal lavoro di Mucha che decide di sostenerlo economicamente e grazie a questo sussidio Mucha può iscriversi all'Accademia delle belle arti di Monaco di Baviera. Mucha, dopo un periodo di autodidatta, nel 1887, si trasferisce a Parigi, dove continua i suoi studi presso l'Académie Julian e presso l'Academie Colarossi, divenendo uno dei più accreditati pittori dell'Art Nouveau, della quale sviluppa la caratteristica fondamentale, rendendo valido sul piano estetico anche ciò che appartiene all'uso giornaliero. Nel 1894 viene incaricato di realizzare un poster per pubblicizzare Gismonda, un'opera teatrale di Victor Sardou con protagonista Sarah Bernhardt,

La finezza del disegno convince Sarah Bernhardt a proporre a Mucha un contratto della durata di 6 anni. La produzione di Mucha comprende moltissime opere.

Fanno parte della sua copiosa produzione pannelli decorativi, cartelloni pubblicitari, manifesti teatrali (particolarmente importanti quelli per le recite della grande attrice Sarah Bernhardt, fra i quali la litografia per la Dame aux camelias), copertine per riviste, calendari, illustrazioni librarie e così via. Ogni immagine è condotta in maniera estremamente raffinata: una linea nitida delimita tutte le sue figure, quasi sempre femminili (forse per la maggior eleganza delle loro forme), qualunque sia la posa che esse assumono.

 I lavori di Mucha spesso raffigurano giovani donne in abiti dal taglio neoclassico, circondate da motivi floreali che formano cornici geometriche attorno alla figura. Il suo stile venne subito imitato, nell'arte e nella pubblicità, con esiti raramente all'altezza dell'originale.

Mucha vive negli Stati Uniti d'America dal 1906 al 1910, quindi ritorna in Europa e si stabilisce a Praga.

Cura le decorazioni del Teatro delle Belle Arti e di altri importanti palazzi praghesi. Quando la Cecoslovacchia, dopo la Prima guerra mondiale, ottiene l'indipendenza Mucha disegna francobolli, banconote e altri documenti governativi per la neonata nazione. Mucha venne iniziato alla Massoneria nel 1898 a Parigi; l'influenza del simbolismo massonico si percepisce in molte sue opere ed in particolar modo nel Pater.

Dopo la nascita della Cecoslovacchia nel 1918, Mucha ebbe un ruolo decisivo nella fondazione della prima Loggia ceca, la Komensky di Praga, e divenne anche Gran Maestro della Gran Loggia di Cecoslovacchia. Mucha creò molti disegni a tema strettamente massonico, comprese patenti, carte intestetate e medaglie.

Per molti anni si dedica al completamento di quello che è considerato il suo capolavoro, l'Epopea slava, una serie di grandi dipinti che descrivono la storia del popolo slavo. L'Epopea Slava viene completata e presentata a Praga nel 1928. Muore a Praga il 14 luglio 1939 e viene sepolto nel cimitero di Vysehrad, a Praga.

Già ai tempi della sua morte lo stile di Mucha era considerato superato e datato; tuttavia, negli anni sessanta, tornò di moda, tanto che molti famosi illustratori (come ad esempio Bob Masse), anche in tempi più recenti, riportarono in auge tutti gli elementi tipici del suo disegno, quali cornici floreali, figure geometriche e figure con abiti classici.

Alfons Maria Mucha è considerato come uno dei più importanti artisti dell'Art Nouveau.

Curata da Tomoko Sato, la mostra si compone di oltre 200 opere tra dipinti, manifesti, disegni, opere decorative, gioielli e arredi, che concorrono a ripercorrere l’intero percorso creativo del massimo esponente dell’Art Nouveau

Sotto l’ egida dell’ Istituto per la Storia del Risorgimento italiano e con il patrocinio della Regione Lazio, la retrospettiva è organizzata e prodotta da Arthemisia Group in collaborazione con la Fondazione Mucha

 

Fonti: www.romeguide.it   www.panorama.it  it.wikipedia.org/wiki/Alfons_Mucha


ORARIO INGRESSO

La mostra sarà aperta tutti i giorni a partire dalle ore 9.30, con la chiusura fissata alle ore 19.30 da lunedì a giovedì, 22.00 il venerdì e il sabato ed infine 20.30 la domenica.

ULTERIORI INFO su

www.romeguide.it
 

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