Le fasi
finali della Seconda Guerra
Mondiale, dallo sbarco in
Normandia alla Liberazione,
raccontate da due punti di
vista, con due differenti
approcci: da una parte Lee
Miller, affermata fotografa
cresciuta nella Parigi dei
Surrealisti e amica dei
maggiori intellettuali
dell'epoca, dall'altra Tony
Vaccaro, soldato
dell'esercito americano e
poi fotografo ufficiale del
giornale della sua
divisione, che in quegli
anni inizia la sua carriera
professionale. La mostra, di
cui Miller e Vaccaro saranno
i protagonisti, vedrà le
loro fotografie (circa 100
immagini realizzate in un
periodo che va dal 1944 al
1945) fronteggiarsi su due
pareti del primo piano delle
Scuderie del Quirinale.
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Tony
Vaccaro
The kiss of
liberation.
Sergeant
Gene Costanzo
from Pittsburgh,
St.
Briac-sur-Mer,
France,
August 15, 1944
Galerie
Bilderwelt,
Berlin |
Nella prima sala espositiva
sarà dato spazio a
un'introduzione storica
redatta da Umberto Gentiloni,
che con Marco Delogu ha la
cura della mostra,
affiancata a una
ricostruzione dello sbarco
in Normandia attraverso foto
aeree della Royal Air Force.
Lee Miller, corrispondente
di guerra per British
Vogue dal 1940, diventa
nel '44 corrispondente per
l'esercito americano e segue
da vicino le fasi finali del
conflitto, testimone diretto
dell'assedio di St Malò e
dell'avanzata degli alleati
dalla liberazione di Parigi
a quella di Buchenwald e
Dachau, fino alla
distruzione del rifugio di
Hitler.
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Lee Miller
The funeral pyre of
the Third Reich
Hitler's house in
flames Berchtesgaden
Germany, 1945
© Lee Miller
Archives, England
2008
All rights reserved |
Le sue sono immagini che ci
conducono dalla coraggiosa
presenza sul fronte alla
documentazione della vita
quotidiana dei paesi in
guerra, dalla ricerca di
personaggi a lei sempre
vicini, come Cocteau e
Picasso, che immortala in
una Parigi ancora in stato
d'assedio, fino alle
atrocità dei campi di
concentramento, dando della
guerra un'immagine tanto
articolata quanto vicina.
Soldato dell'esercito
americano e poi fotografo
ufficiale del giornale della
sua divisione, Tony Vaccaro
racconta, attraverso
pellicole gelosamente
custodite e coraggiosamente
sviluppate in condizioni
spesso estreme, anni di
atrocità vissute in prima
persona, ma anche la storia
di un continente e
soprattutto di un paese, la
Germania - dove rimarrà per
alcuni anni ancora -, che
lentamente esce dallo stato
di guerra.
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Tony Vaccaro,
White death
Requiem for
Henry I.
Tannenbaum
Ottre, Belgium,
January 11, 1945
Galerie
Bilderwelt,
Berlin |
Un'attenzione che rivolgerà
poi anche alla sua seconda
patria, l'Italia, che
immortalò da nord a sud nel
suo graduale ritorno alla
normalità durante quel
periodo di ricostruzione che
la vide impegnata quanto mai
anche sul fronte politico.