Il Chiostro del Bramante ospita dal 12 Ottobre 2013 al 2 Febbraio 2014 un’importante esposizione incentrata sulla figura di Cleopatra (Alessandria d’Egitto, 69 a.C. - 30 a.C.). L’Egitto dei Tolomei, la vita appassionante di Cleopatra, la centralità della sua figura nelle vicende politiche dell’epoca ed il rapporto tra Roma e l’Egitto: tutto questo viene raccontato attraverso l’esposizione di oltre 200 opere provenienti dai principali musei nazionali e internazionali, quali i Musei Capitolini, i Musei Vaticani, The British Museum di Londra, The Metropolitan Museum of Art di New York, il Musée du Louvre di Parigi e il Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Curata da Giovanni Gentili, già curatore della mostra dedicata a Giulio Cesare, con il supporto di un importante comitato scientifico, la mostra Cleopatra.
L’incantesimo dell’Egitto è prodotta e organizzata da Arthemisia Group insieme a DART Chiostro del Bramante, con la collaborazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Il percorso espositivo presenta aspetti della millenaria cultura egizia indissolubilmente legata all’ambiente fluviale del Nilo, attraverso le vicende storiche che hanno visto intercorrere relazioni e interessi di vario tipo tra Roma e l’Egitto tolemaico. In mostra le opere compongono un mirabile connubio d’arte e di storia: preziose sculture in granito, basalto e scisto provenienti dalle celebri cave d’Egitto, marmi greci e lunensi, alabastri, mosaici policromi e affreschi, bronzi, terrecotte invetriate, ori e argenti, vetri, avori e gemme riproducono in una caleidoscopica e accattivante scenografia quei luoghi e quei tempi.
È rievocato l’ambiente fluviale del Nilo, descritto mirabilmente in rari e finissimi mosaici e in brani pittorici ad affresco datati alla fine del I sec. a.C. provenienti per lo più dalle città vesuviane: una straordinaria popolazione di ambiente acquatico – tra cui ippopotami, coccodrilli, rane, anatre selvatiche e ibis, insieme a fiori di loto, cespugli di papiro e pesci d’ogni genere – descrive la fertilità delle sue sponde, unica al mondo.
La sezione di taglio storico presenta i principali personaggi della complessa vicenda allo scadere della Repubblica romana, raccontando gli avvenimenti che vedono protagonisti Cleopatra VII, Tolomeo XIV e Gneo Pompeo; la relazione dell’ultima regina d’Egitto con Giulio Cesare, da cui nascerà Tolomeo XV Cesarione; quindi Marco Antonio e Ottaviano, alleati e vendicatori dell’omicidio di Cesare; infine, la nuova coppia Cleopatra e Marco Antonio e la discordia tra quest’ultimo e Ottaviano - erede legittimo di Giulio Cesare - per il potere assoluto a Roma.
La risoluzione finale vedrà suicidi Antonio e Cleopatra, e Cesarione assassinato per volontà di Ottaviano.
Il percorso descrive inoltre gli 'anni romani' di Cleopatra (dal 46 al 44 a.C.) e l’influenza della regina e della sua corte sul costume, sulla moda e sulla religione nell’Urbe, documentata ad esempio da una serie di monili in oro, elaborati sull’immagine del sacro ureo, il serpente simbolo della regalità egizia e dell’immortalità.
L’ascendenza egizia spingerà i nuovi regnanti ad adeguarsi anche alle sue millenarie tradizioni religiose iniziando proprio da Ottaviano Augusto, ritratto come faraone nel tempio di Kalabcha in Nubia.
Aegypta Capta, 'L’Egitto è stato conquistato', è inciso sul dritto delle monete coniate da Ottaviano nel 31 a.C. dopo la vittoria su Antonio e Cleopatra. Ma la mostra intende raccontare come in realtà fu Roma a subire l’indiscutibile fascino dell’Egitto e a rimanerne a sua volta conquistata.
Fonte:
http://www.romeguide.it/mostre/cleopatra/cleopatrachiostrobramante.html
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